Milano. Anch’essa nasconde molti segreti. Segreti antichi, di cui si è persa memoria. Storie di fantasmi, mostri e diavoli.
Misteri entrati ormai nella dimensione del leggendario, del mito, ma che nascondono un fondo di realtà storica.
Una verità cancellata dai ricordi delle persone, ma che rimane presente, come un ombra… di cui si teme la presenza.
Questo perché da sempre, l’umanità teme ciò che non conosce, mentre invece, solo facendo luce questi misteri potrà sconfiggere questa arcana paura.
Su una colonna romana eretta nella piazza della Basilica di Sant'Ambrogio è possibile notare due fori circolari. Essi emanano perennemente un forte odore di zolfo. Secondo la leggenda, in tempi antichi, la piazza fu luogo di scontro tra Sant’Ambrogio e il demonio. Il santo scagliò il diavolo sulla colonna e questi vi rimase incastrato con le corna, producendo così tali fori. Solo a fatica riuscì a svincolarsi ed a fuggire via. Secondo la tradizione, infilando le dita nei fori si attira la fortuna e si scaccia il malocchio, ma accostandovi l’orecchio è anche possibile sentire rumori provenienti direttamente dall’inferno.
Piazza Sant’Eustorgio. Qui, nel medioevo bruciavano le streghe. Nel 1390 vi arsero vive Sibilla Zanni e Pierina Bugatis, accusate di aver partecipato a dei sabba, assemblee di streghe e demoni che si tenevano nella zona milanese di Porta Romana.
La tradizione vuole che in via Laghetto, al numero 2, abitasse una fattucchiera che comandava le altre streghe del Verziere.
Lacrime e sangue hanno macchiato piazza Vetra, così come San Lorenzo, altra piazza milanese davanti all’omonima Basilica (a destra), luogo dei delitti dell’inquisizione. Luoghi maledetti dove, si dice, di notte gironzoli il diavolo in persona.
Piazza Vetra: qui normalmente si bruciavano le streghe. Qui, fu arsa sul rogo Caterina de’ Medici, accusata di stregoneria nel 1617. In realtà non era una strega, ma la vittima di un complotto organizzato dal capitano Vaccallo, indispettito contro la donna, che un tempo aveva rifiutato le sue lusinghe.
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