Chiudi gli occhi e ascolta il tuo respiro, poi con la mente raggiungi il mare. Ascolta in silenzio il dolce rumore dell’acqua, il suo moto continuo che accarezza la terra. Ora si ritira e poi si allunga, con un dolce sussurro. Ora sentine il profumo e riempi la tua mente e il tuo corpo di acqua e salsedine, lascia che I tuoi sensi diventino mare. Allunga la mano fino a sfiorare la pelle del mare prima dolcemente, a mano aperta, accarezzalo e segui con le dita il movimento dell’acqua. Ora sdraiati sulla battigia e ascolta l’onda che prima ricopre I tuoi piedi, poi sfiora le tue gambe fino ad abbracciare il tuo corpo e ad accarezzare il tuo viso. Ora più lievemente, ora più intensamente. Gli occhi sono sempre chiusi e tu diventi mare. Scivoli dolcemente nel mare, supino, ascoltando ora meglio il suo rumore che da qui è diventato silenzioso, il nulla attorno, solo un lieve movimento, lieve e non delicato, forte, imponente, immenso, eterno e travolgente. Silenzioso, ma potente. Libero, ma che possiede. Tutto ha il mare, Tutto ti prende. Regala emozioni, grandi emozioni, e poi sei solo, chiudi gli occhi e pensi, pensi all’amore che ti lega al mare. Lo ami e lo temi. Se lo ami lo devi temere.
Sono piccola, so che il mare e’ parte di me, l’acqua sono io. Ora lieve, sommessa, tranquilla, ora violenta, improvvisa, imprevedibile. Ora sola. Ora potente, ora libera come la schiuma delle onde che si infrangono sulle rocce alte. Libera di spruzzare l’aria, il vento, il cielo. Voglio volare sul mare, poterlo guardare come fossi un gabbiano, sfiorarlo, ora avvicinarmi quasi a baciarlo, ora allontanarmi e temere di averlo perso. Sentire le gocce di mare sul viso e tuffarmi nelle sue onde. Sentirsi stravolgere e lasciarsi andare, fino a perdere il senso dell’orientamento. Cosi’ devo fare. Non devi combattere il mare. Se lo combatti hai perso. Sono un fazzoletto di seta che si posa sul mare, che ondeggia con il mare e si perde nel mare, ascoltando solo il mare. Voglio ballare sulla sabbia ed I piedi in mare, girare, girare, girare e poi buttarmi nell’acqua e lasciarmi andare.
Ora divento il mare nero e minaccioso, che cattura la paura e la divora in una morsa implacabile.