La scelta

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di meditazione. "Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".

Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "Queste sono le tue sofferenze". Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via. Poi prese un altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima. "Vedi?" spiegò il maestro "Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".

Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite.
Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio.
Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: “Da qualche parte certamente c’è una soluzione ed io la troverò”.

C'è sempre una soluzione...

tratto da Meditare.net

giglio ha scritto:

C'è sempre una soluzione...

Hai perfettamente ragione, bisogna avere sempre il coraggio di andare avanti

Proprio così, se manca il coraggio è finita....si cade in un baratro oscuro e uscirne non è semplice.

E' molto bello questo thread e lo condivido appieno. Sono convinta che, dopo un primo momento di tentennamento, tutti noi abbiamo la capacità di risorgere e riprendere in mano la nostra vita combattendo per renderle grazie. Il mio pensiero è sempre stato che se qualcosa nella mia vita non funziona come dovrebbe, mi devo porre solo una domanda: "posso far qualcosa per cambiare la situazione?" e le risposte possono essere solo due, o "posso cambiare qualcosa" e quindi mi rimbocco le maniche, oppure "non posso cambiare la situazione" e quindi devo imparare ad accettare, viverla nel migliore dei modi. Spesso chi tende ad autocommiserarsi perde proprio questo passaggio. Non è sicuramente una colpa, forse questa persona ha solo bisogno che qualcuno gli indichi con il dito che ci sono delle vie di uscita, delle possibilità...sempre! O forse questa persona ha bisogno solo di un briciolo di coraggio...e per questo motivo, mi piace pensare, di poterla prendere per mano, con pazienza e camminarle al fianco. Insieme si è più forti...

Spesso mi è capitato di ricevere del male da persone che mai mi sarei aspettata.
Per un periodo rimango basita, poi comincio a "leccarmi le ferite" e mi dico: basta, non ci casco più.
Ma poi? poi torno ad essere sempre la stessa, mi fido sempre di tutti e spero...di non ricevere altro male...

L'altro giorno ne parlavo con un'amica al telefono...le confidavo proprio che in 45 anni non ho ancora capito che devo fidarmi del mio istinto ed imparare a fare un passo indietro prima di farlo in avanti. Eh, sì! Perchè il mio istinto me lo dice subito, mannaggia. Ma come giustamente lei ha sottolineato...questo fa parte di me, del mio essere, che alla sera comunque posso andare a letto tranquilla di essermi sempre comportata nel modo migliore, o comunque averci provato.
Tutto ciò è determinato sicuramente dal fatto che io sono estremamente convinta che tutte le persone siano meravigliose con i loro pro e i loro contro. Quando conosco qualcuno solitamente sono la prima a sorridere, poi in base a come la persona si porge, solitamente capisco se girare i tacchi o approfondire la conoscenza. DOpo un primo momento iniziale di conoscenza però tendo a buttarmi a capofitto nell'amicizia e per l'amicizia (sentimento in cui credo sopra ogni cosa) dò realmente tutta me stessa, ripongo ogni briciola di fiducia e cerco di condividere le mie emozioni, le mie gioie. Purtroppo nella vita ne ho incontrate parecchie di persone che di questo si sono approfittate ed hanno "preso" fino a quando potevano farlo a più non posso senza ricambiare. Siccome sono convinta che nell'amicizia, così come nell'amore non si debba pensare di ricevere, ma innanzitutto si pensi a dare, non do' inizialmente peso ad atteggiamenti strani, anzi tendo a giustificare la persona in questione, perchè ritengo che possa anche trovarsi in un momento no...che capita per altro a tutti...e poi arriva la bastonata finale...e lì regolarmente cado dall'albero di botto facendomi un gran male. Perchè quando parlo di trasparenza e di profondità, io sono sincera e convinta soprattutto che anche le persone che ho attorno lo siano...
A quel punto mi faccio mille analisi di coscenza, mille paranoie, fino a quando la falsa amicizia si spegne. C'è da dire che in genere non ne esco da perdente (magra consolazione), perchè riesco sempre a parlarne con l'"amica", e riesco a posteriori a mantenere un rapporto civile di "Buongiorno" e "buonasera" quando ci si incontra. Solo ultimamente mi è capitata una situazione più forte e violenta..ma è proprio vero che non bisogna stupirsi di nulla.
Sai cosa ti dico giglio? Se siamo così, accettiamo il fatto che vivremo sempre le amicizie con un'emozione immensa che non tutti riescono a provare....certo lo scotto è che pagheremo anche sodo le delusioni...però quando c'era, era meraviglioso. giusto?

Sono d'accordo e poi...il tempo passa e noi maturiamo...e anche il nostro vedere le amicizie cambia...
Ad esempio mi era capitato che a un certo punto non me la sono più sentita di frequentare un'amica...i suoi modi, i suoi toni non mi piacevano più. Non mi piace lo scontro diretto, quando ero giovanissima lo cercavo sempre ma ora non più...confido nell'intelligenza della persona..che capisca...la mia lontananza.
Oggi come oggi non sono più in cerca di grandi amicizie, quelle che ho me le tengo strette e poi se capita: bene! altrimenti non me ne importa nulla.
La vita è già faticosa di per sè e non voglio più farmi paranoie a causa di un'amica che magari non telefona più oppure mi ignora ecc. non siamo più bambine abbiamo la nostra vita, la nostra famiglia e le eventuali lotte per arrivare a fine mese oppure gli scambi di vista coi figli.
Mi sono allungata, vedo...
Bene, buona serata a tutte!

Con la speranza che questo forum cresca attorniata da tantissime amiche :flower:

Sono perfettamente d'accordo sul tuo modo di vedere le cose giglio. Purtroppo l'amicizia, quella con la A maiuscola si costruisce con il tempo. Quando ci si accorge che non si riescono a mantenere i contatti con alcune persone è perchè di fatto non c'era un rapporto solido e a quel punto meglio lasciar perdere. Ognuno di noi cambia e se veramente se tiene ad una persona si matura assieme a lei.
Come giustamente dici non siamo più delle ragazzine e certi comportamenti non hanno significato. Tutti hanno la propria vita con i vari problemi che essa comporta. Ma se veramente si vuol continuare a frequentare o anche solo a sentire al telefono una certa persona, ci vuole davvero poco, ma dev'essere da entrambe le parti.