L'ospite è sacro, ma dopo tre giorni è come il pesce, cioè puzza. Queste le parole di un proverbio antipatico, ma piuttosto realistico. Che fare, dunque?
In primo luogo sia chi ospita sia chi è ospitato devono esercitare la più difficile delle virtù, la tolleranza. Poi bisogna aver l'accortezza di seguire alcune semplici regole.
Chi ospita dovrebbe mettere a disposizione dell'invitato la camera per gli ospiti. In mancanza di questa, sistemate allora, il vostro ospite nel modo più dignitoso possibile (non in cucina o nei luoghi di passaggio). Fornitelo di lenzuola pulite, di qualche appendiabiti, di uno o più cassetti vuoti, dell'occorrente per poter leggere di sera.
Rispettate la libertà dell'ospite, non pretendete che stia sempre con voi, non servitevene come di un domestico (a volte succede), badate che si possa trovare bene con altri eventuali ospiti (attenzione quando decidete di invitare un po' di gente, ad esempio nella vostra casa al mare per il weekend: due incompatibili rovineranno la festa a tutti).
Dal canto suo, chi è invitato ha dei doveri precisi.
Il suo comportamento deve sempre essere corretto e discreto: anche se l'ha invitato il suo miglior amico, non è in casa sua (e si spera, perciò, che i padroni di casa non abbiano la goffaggine di pronunciare la fatidica frase: "fai come fossi a casa tua").
Il perfetto invitato deve rispettare le abitudini di casa, anche se non è tenuto ad uniformarvisi completamente: come minimo, deve adeguarsi agli orari dei pasti.
Non si impadronisca per ore del bagno e non lasci dietro di sè camere sfatte, tracce di sporco, disordini babelici: mai essere trasandati. Non rumoreggi nelle ore notture se tutti gli altri dormono. Non sfoderi cattivi umori: se qualcosa non va, lo dica francamente ai padroni di casa, che provvederanno (se è possibile) a risolvere il problema.
L'invitato deve cercare di non fare telefonate interurbane, tranne che in casi eccezionali.
Soprattutto deve lasciare un po' di libertà ai suo anfitrioni, non pretendendo di seguirli passo passo ovunque vadano e qualunque cosa facciano.
Se, insomma, saprà essere gentile, discreto, educato, allora diventerà davvero un ospite sacro e tutti lo inviteranno volentieri anche per lunghi periodi (con buona pace dei pesci...).