La luce della stanza si abbassa ed il mio sguardo si posa sulla finestra prima illuminata, mi avvicino ai vetri ed allontano la tenda leggera dalle mille violette, lo sguardo spaurito accarezza i prati che presentano ora colori cupi ed i fili d'erba si agitano sdraiandosi gli uni sugli altri. Lo sguardo si solleva lentamente verso il cielo...Una nube nera ha preso il posto del sole e risucchia energia e colori dai giardini...le mani si uniscono e si stringono al petto per proteggere le emozioni del cuore ed i pensieri iniziano a vorticare sempre più velocemente allontando la tranquillità finora goduta. La nube si fa sempre più bassa ed il cielo intero ne rimane divorato, riempiendo l'aria di polvere d'acqua che va a posarsi sul mondo...Mi sento oppressa, schiacciata, il timore di continuare ad osservare, ma l'impossibilità di allontanarsi dalla finestra per scoprire cosa sta per accadere mi tiene sospesa su un filo metallico che ondeggia al vento...ogni anima scompare dalla scena che sto osservando, nè uccellini cinguettanti sui rami, nè gatti acciambellati sui cofani delle auto...un muto ansimare della nuvola che padrona del mondo, lo cambia...rimango immobile e sento che anche il mio respiro è sospeso...con le dita della mano tocco il vetro, freddo....lontano...controllo la maniglia e stringo ancora di più la chiusura...chiudo le tende, le violette hanno assunto un colore cupo, ed un passo dietro l'altro mi allontano sempre mantenendo lo sguardo alle tende chiuse...inciampo per cadere a terra e raccolte le ginocchia tra le braccia, abbassato il volto, sommessa come la pioggia che batte sui vetri, io piango.