Ecco la storia del destino di tre donne, diverse eppure simili. Una serie di lettere che ha inizio il 16 novembre e termina il 22 dicembre. Una donna che scrive alla nipote lontana in un dialogo a senso unico, per cui quel che risulta è più che altro un diario, quasi un testamento. «Queste righe non prenderanno mai il volo per raggiungerti in America. Se non ci sarò più io al tuo ritorno, ci saranno loro qui ad aspettarti».
E in questo diario Olga ripercorre una vita, la sua, che è anche quella di una figlia problematica e di una nipote, giovane e intraprendente, nel difficile passaggio tra adolescenza e maturità: «In questi mesi, vagando nella solitudine della casa, gli anni di incomprensioni e malumori della nostra convivenza sono scomparsi. I ricordi che ci sono intorno a me sono i ricordi di te bambina, cucciolo vulnerabile e smarrito. È a lei che scrivo, non alla persona difesa e arrogante degli ultimi tempi».
Ora che Olga sa che non le rimane molto tempo, ora che, forse per la prima volta, è pronta a svelare ogni segreto della sua famiglia; e il suo lungo monologo diventa confessione di un cuore ancora pieno d’amore e non ci sono né dolore né rimpianto nelle sue parole, bensì la consapevolezza di aver vissuto e di avere imparato che la vita è un cammino tutt’altro che lineare.