Mille Petali
Benvenuto tra Mille Petali!
Mille Petali
Benvenuto tra Mille Petali!
Mille Petali
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.



 
IndicePortaleUltime immaginiCercaRegistratiAccedi
Mag 2024
LunMarMerGioVenSabDom
  12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
CalendarioCalendario

Chi è online?
In totale c'è 1 utente online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 1 Ospite

Nessuno

Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 229 il Sab Giu 12, 2021 4:37 am
Ultimi argomenti attivi
» cannoli di sfoglia
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeDom Ott 24, 2010 4:51 pm Da Luna

» Snobismo
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeDom Ott 24, 2010 4:18 pm Da franca

» dolci per halloween
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeSab Ott 23, 2010 8:07 pm Da Luna

» Un blog ricco di idee sfiziose
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeVen Ott 22, 2010 1:06 pm Da franca

» Interventi Fai da Te
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeGio Ott 21, 2010 11:37 pm Da Flooriloo

» Cartolina
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeGio Ott 21, 2010 11:23 pm Da Flooriloo

» Londra
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeGio Ott 21, 2010 10:19 pm Da Flooriloo

» Stuzzicadenti
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeGio Ott 21, 2010 10:16 pm Da Flooriloo

» bellodelledonne
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeGio Ott 21, 2010 9:24 pm Da Ospite


 

 Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Alvie
Admin
Admin
Alvie


Femmina Cancro Serpente
Messaggi : 638
Compleanno : 29.06.65
Località : Milano
Umore Positivo

Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Empty
MessaggioTitolo: Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli   Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli Icon_minitimeVen Set 03, 2010 2:11 pm

"E' da un sud remoto, da una Sapri ancora fresca delle utopie e delle ferite del Risorgimento che arriva a Colle, in Toscana, il Maestro. Un giovane anarchico meridionale riservato, severo, che emigra da una civilt contadina arcaica e immobile verso un'altra apparentemente identica: presto, però, questo giovane auomo animato dalla fede nell'utopia si rende conto che "certo, i contadini e la povera gente qui erano poverano gente come dalle sue parti, ma i volti erano meno spigolosi, le facce più aperte al sorriso, quasi che la bellezza del paesaggio, la dolcezza dei poggi che digradavan verso una pianura tenera come bambagia avesse mitigato anche i suoi abitanti, avese spalancato lro la porta della vita"...."

UN SECOLO DI DOLORE TRA AMORI ED ANARCHIA
Sarebbe piaciuto ad Elsa Morante ed incontrerebbe il gradimento di Garcia Marquez, per gli abbandoni sapienti a un delicato “realismo magico”, il nuovo romanzo di Ugo Riccarelli – Il dolore perfetto – (Mondadori), grande affresco del secolo che ci lasciamo alle spalle, dallo sbarco di Pisacane al secondo dopoguerra, rivisitato soprattutto attraverso le vicende parallele e confluenti di due famiglie: i Bartoli idealisti cultori della libertà e i Bertorelli, più inclini a una visione materialistica dell’esistenza.
L’area geografica, teatro della narrazione, è soprattutto la Toscana, nel paese di Colle, lambito da un lago acquitrinoso, Padule, in cui sembrano specchiarsi molte delle vicende che si rincorrono nel corso della narrazione. Proveniva da Sapri, ancora fresca delle utopie risorgimentali, uno dei personaggi principali del romanzo, il Maestro, giovane anarchico, generoso, riservato e dalle idee ben determinate, che perderà la vita durante sommosse milanesi, folgorato dallo sparo di un soldato di Bava Beccaris che equivocherà il suo grido «Libertà!», attribuendogli un significato di ribellione, mentre era solo il nome della figlia che lo sventurato stava chiamando a gran voce. Del resto, anche gli altri figli del Maestro, per lunghi anni esule e carcerato, proprio a causa dei suoi convincimenti politici, avevano nomi simili: da Ideale a Mikhail e Cafiero (che verrà poi chiamato “Nocciolino”, in quanto sfuggito, ancora in fasce e finito sui rami di un nocciolo, dalle braccia della madre – suicida per disperazione, sotto le ruote di un treno - distrutta dai lutti della sua sventurata famiglia). Nel colpo di scena della magica salvezza di Nocciolino, come nel profumo di viole che accompagna nascite e morti di alcuni personaggi, troviamo quell’afflato favolistico che regala un’atmosfera piacevolmente fatata a tutto il contesto narrativo, come se favola e realtà sapessero abilmente coabitare nella pagina.
Contrapposti agli idealisti – dicevamo più sopra – camminano in parallelo i Bertorelli, commercianti di maiali, che da generazioni ammirano l’epopea omerica e portano i nomi di quegli eroi da Ulisse a Telemaco e Penelope, solo per citarne alcuni.
Ulisse e Rosa sono una coppia quanto mai spaiata: sanguigno, attaccato all’interesse venale lui, sognatrice e poco aderente alla realtà lei. Finiranno male entrambi: Ulisse, in preda alla follia, suicida, dopo aver stuprato la cognata e indotto la moglie alla fuga con le sue crudeltà ed incomprensioni. Dal loro matrimonio nasceranno due gemelli: Sole che fuggirà in Oriente, metafora del sogno e della corsa verso la libertà interiore, e Annina, il personaggio femminile più interessante del romanzo, per cervello e cuore. Le due famiglie si uniranno proprio con l’incontro di Cafiero (Nocciolino) e Annina, stretti da un amore grande e fatale.
Il «dolore perfetto» da cui prende il titolo il romanzo abiterà sempre la pagina, anche se espresso in maniere diverse: «le cose son cose – penserà, in proposito Annina – hanno una vita loro, hanno forme, pensieri, hanno età e persino un colore. Siamo noi a dividere, a costruire barriere, ad alzare, abbassare, a dire chi è buono e cosa invece è peggiore. L’Annina capì così la distanza tra la madre e l’Ulisse. La sentì forte, batterle il petto. Una botta improvvisa, una crepa sul cuore. La ferita bruciante di un dolore perfetto.» E ancora il medesimo sentimento ritorna, finemente descritto dall’autore, quando il Maestro morente «giunse alla fine del respiro, in quel momento minuscolo, in cui tutto è sospeso, si rese conto di essere solo, e un dolore perfetto lo avvolse come un abbraccio.»
In questo polifonico grande romanzo a più voci, dentro cui si coagula molta parte della nostra Storia grande – vista attraverso le storie piccole –, attraversata da guerre, dal sogno socialista, tra ribellioni e carneficine, vivono molte trame fatte anche di amori struggenti e folgoranti passioni e qui trova posto persino la macchina per il moto perpetuo, divenuta metafora del progredire delle vite coi loro destini, vulnerati dall’inesorabile dolore.
Questo di Riccarelli, così giocato nel duetto continuo tra realtà e magia, è dunque e senza dubbio, uno dei romanzi italiani più forti, maturi e completi per stile e contenuti, che nel corso degli ultimi anni ci è stata data opportunità di leggere e recensire.

Grazia Giordani

E' un libro di un incanto particolare, chi di noi non si riconosce nel dolore perfetto di dare alla luce un figlio? Una saga famigliare, un libro tra i migliori che io abbia mai letto...un libro che volentieri dedico all'amica che lo ha saputo apprezzare, Grazia
Torna in alto Andare in basso
https://millepetali.forumattivo.com
 
Il dolore perfetto - Ugo Riccarelli
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Dolore e disperazione

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Mille Petali :: La Fresia :: Leggendo :: La Libreria-
Vai verso: